Sabato a Spazio Scenico avremo il piacere di avere per la prima volta, in diretta telefonica con Radio Cooperativa, un giovane attore di cinema, teatro e televisione : MIGUEL GOBBO DIAZ.

Attore italiano di origini Dominicane, nato a Santo Domingo, Miguel Gobbo Diaz ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la più importante scuola di cinema in Italia. Sin da quando era molto piccolo è stato costantemente coinvolto in scene teatrali, innamorandosi così del teatro e familiarizzando con molte importanti personalità sia del mondo del palcoscenico che del cinema che hanno investito nel suo talento e lo hanno aiutato a coltivare la sua formazione artistica. Durante i suoi anni a scuola, appare in più opere teatrali, tra cui “Il Gabbiano” di Checov e “Pene d’amor perdute” di William Shakespeare. Subito dopo essersi diplomato alla scuola di cinema, riveste il suo primo ruolo come protagonista nel film di Claudio Fragrasso “La grande rabbia”, uscito nei cinema nel 2016 e che si rifà ai fatti di Tor Sapienza del 2014. Subito dopo, Miguel appare in un riadattamento teatrale auto-prodotto de “Il calapranzi” di Pinter, rappresentato al Teatro Tordinona di Roma, un progetto da lui realizzato insieme ad un suo vecchio compagno di scuola. Recentemente è apparso nel film americano “Deprivation” diretto da Brian Skiba, uscito negli Stati Uniti. Insieme a Claudio Amendola è il protagonista di Nero a metà serie di successo di Raiuno che vedremo anche nella seconda stagione da metà settembre in prima serata su Raiuno. Miguel, è il primo attore black in Italia a recitare nelle vesti di poliziotto. La serie è prodotta da Cattleya e Rai Fiction. E’ attualmente sul set della serie Zero disponibile su Netflix per inizio anno prossimo.

Sabato a Spazio Scenico vi parlerò insieme ai miei ospiti di uno spettacolo molto particolare , originale, nato all’interno di una scuola internazionale di Teatro (The School for Theatre Creators). Si intitola Evening Mirrors, e racconta la figura di Edgar Allan Poe, e le storie che su di lui circolavano, prendendo il nome da uno dei tanti giornali per cui lo scrittore, poeta , saggista ha lavorato durante la sua vita. Uno spettacolo comico e tragico allo stesso tempo, dove lo spettatore sarà trasportato da un vortice di immagini, personaggi, voci, rimanendo spesso con il fiato sospeso fino alla risata successiva.  Il debutto in Veneto sarà il 19 gennaio in occasione del compleanno di Edgar Allan Poe allo zoo contenitori culturali di Padova. In studio con me ci sarà la regista SARA CORSINI, artista multidisciplinare attiva nel panorama italiano ed estero. Organizza laboratori sulla lettura e sul movimento, ed è specializzata in teatro fisico con Matteo Destro e Giovanni Fusetti. Studia e lavora con The School for Theatre Creators dal 2015, prima a Chicago, poi a Padova, e d è’ una delle fondatrici di The Studio.  Insieme a lei gli attori JOSH LONDSALE (inglese), . Negli ultimi due anni ha scritto per compagnie teatrali inglesi e venete; lavora inoltre come attore in entrambi i paesi . Con Teatro Boxer lavora allo spettacolo Gulliver Travels nei panni di Gulliver, spettacolo interamente in lingua inglese, e interpreta Edgar Allan Poe in Evenin Mirrors. L’attore MITCH SALM che nello spettacolo vestirà i panni di Mr Godey, raccontastorie e comico americano; ha lavorato per 13 anni a Chicago prima di trasferirsi in Italia per amore. E’ incredibilmente grato per l’opportunità di lavorare per un pubblico italiano e lo sta facendo con Teatro Boxer, Teatro Believe, Adventure Theatre, e The School for Theatre Creators. E’ infine un graditissimo ritorno, quello di GIULIA BRIATA, attrice padovana attiva nel panorama teatrale e cinematografico italiano ed estero. È interprete di numerosi spettacoli in lingua inglese (alcuni “Shakespeare in Venice”, “Beat Generation”, “Gulliver’s Travels”, “Peter & Wendy” e “Evening Mirrors”) .Nel 2020 sarà in tournée a fianco di Giulio Casale con Le notti bianche, regia di Marta Dalla Via, e nel progetto Involontaria ,la nuova serie TV e Web che tratta i temi del volontariato e della sostenibilità ambientale in modo innovativo e con un cast talentuoso.
Ideata da Officine Buone e giunta alla seconda stagione, la serie affronta in modo avvincente il tema dell’impegno sociale.

Sabato 14 dicembre a Spazio Scenico avremo il piacere di ospitare in studio il regista e autore veronese ALBERTO RIZZI. Dopo gli studi classici nello storico Liceo Maffei, si diploma in Regia Cinematografica alla Civica Scuola di Cinema a Milano, oggi Scuola Luchino Visconti.Per alcuni anni fa la gavetta come assistente alla regia su film nazionali e stranieri. 
Giovanissimo, è fondatore di Ippogrifo Produzioni, centro di produzione indipendente di teatro e cinema veronese per il quale scrive, dirige e produce innumerevoli spettacoli teatrali, cortometraggi, eventi d’eccezione e svolge il ruolo di direttore artistico di numerose rassegne e festival multidisciplinari, tra i quali spicca Operaforte Festival (Verona).
Oltre al nutrito elenco di riconoscimenti per l’attività teatrale, sia nel ruolo di drammaturgo (Premio Diego Fabbri 2006 con L’elefante bianco) sia in quello di regista (Festival delle resistenze 2016, Endas 2016, Italia dei visionari 2017, Teatrofficina 2018 e molti altri per lo spettacolo Sic Transit Gloria Mundi), spettacolo di cui daremo ampio spazio durante la puntata, in quanto sabato 14 sarà in scena al Barco Teatro di Padova, interpretato dalla bravissima attrice CHIARA MASCALZONI , altra anima insieme a BARBARA BALDO di Ippogrifo Produzioni.

Colleziona prestigiose collaborazioni tra le quali spicca la collaborazione alla drammaturgia dello spettacolo Mio Eroe di Giuliana Musso (Premio Hystrio alla drammaturgia nel 2017)

Diversi riconoscimenti anche per la produzione cinematografica.
Tra i cortometraggi prodotti prima del 2011 spiccano Alieni al Saval (2008), I wine you (2001), Opinioni di un clown  (2005) che sono finalisti in diversi concorsi nazionali. Con il corto Invito a Pranzo (2003) ottiene numerosi premi nazionali come miglior film tra cui Primo Premio Cuveglio Film Festival; Premio della Giuria Festival dei due Mondi Spoleto; Primo Premio Centro Culturale Pordenone.  I riconoscimenti più importanti arrivano con Sleeping Wonder (2015) che viene selezionato in più di cento festival internazionali riscuotendo: Miglior Film, FIATICORTI Istranea TV, 2016; Miglior Film Straniero, BACK IN THE BOX, Los Angeles, USA, 2016; Miglior Film, FILMABLE, Milano, Italia, 2016; Miglior Film, Secondo Posto, NACOGDOCHES FILM FESTIVAL, Nacogdoches Texas USA, 2016; Miglior Film, FOCUS FILM FESTIVAL, Dallas, USA e Miglior Sceneggiatura, FOCUS FILM FESTIVAL, Dallas USA, 2015; Menzione Speciale della Giuria, AMARCORD FILM FESTIVAL, Chicago USA, 2016; Miglior Original Concept, MALTA SHORT FILM FESTIVAL, Malta; Principali Selezioni Ufficiali: Indieflicks Manchester FF; Hollywood Short FF; Focus FF; Lecce FF; Corti Vivi Soliera FF.

Come sceneggiatore nel 2016 è finalista al Premio Franco SolinasLa bottega delle web serie, con la sceneggiatura per la web serie “RED CODE” e nel 2017 viene selezionato in un progetto nazionale come sceneggiatore regista per la produzione della webserie per Bauli, Lezioni di morbidezza di cui dirigerà i primi due dei quattro episodi con protagonisti quali Andrea Pennacchi, Ida Marinelli, KsenjaMartinovic,FedericaCastellini.


Nel 2019 dirige il film lungometraggio, del quale è anche cosceneggiatore col Premio David di Donatello Marco Pettenello, Si muore solo da vivi, una commedia sociale piena di colore e leggerezza che vede protagonisti Alessandra Mastronardi eAlessandro Roia,Francesco Pannofino, Neri Marcorè con la partecipazione straordinaria di AmandaLearUgoPagliai e Red Canzian. Nelle sale nella prossima stagione.

Sabato a Spazio Scenico vi farò sentire due interviste che ho registrato durante la settimana insieme a tre bravissimi attori : GIOIA D’ANGELO, FRANCESCO WOLF E MARGHERITA MANNINO.

Nella prima parte di puntata ascolteremo Gioia D’ Angelo. Che è venuta a trovarmi in studio , e che ho avuto il piacere di intervistare per la prima volta. Musica e Teatro le grandi passioni e professioni di Gioia che la portano a diplomarsi in Pianoforte al Conservatorio “C.Pollini” di Padova a 17 anni , a laurearsi in Lettere e Filosofia -indirizzo “Storia del Teatro e dello Spettacolo”- e a diplomarsi all’ Accademia Teatrale Veneta per poi approfondire gli studi teatrali con diversi corsi tenuti da importanti attori e registi. Non solo perchè con Gioa condividiamo la passione per la Radio, in quanto lei è ex speaker, di Palcof0Nico, programma di approfondimento teatrale su RadioBue – la web radio dell’Università di Padova . Fa parte della compagnia Archipegalos Teatro con cui mercoledì 4 dicembre sarà in scena insieme all’attrice Martina Testa al Teatro Ruzante di Padova con lo spettacolo Aspide. Si parla di mafia nel tessuto economico del nord est, e in particolare sulla storia di Rocco Ruotolo ,che in un clima di omertà e terrore ,denuncia e collabora con la polizia, infiltrandosi nell’associazione e diventando persona fidata del boss. Il 27 gennaio debutterà a Udine con un monologo intitolato “Alle ore 20 precise”, che racconta la storia del nonno deportato a Dachau e poi a Mathausen da dove non fece ritorno.

Nella seconda parte vi farò sentire l’intervista a due care persone e due straordinari attori, Francesco Wolf e Margherita Mannino che ho incontrato a Venezia, dove hanno aperto la stagione del Teatrino Groggia (direttore artistico Mattia Berto) con lo spettacolo “ Fino a quando la mia stella brillerà”, tratto dal libro di Daniela Palumbo, per la regia di Lorenzo Maragoni e prodotto da Milk Studios di Francesco Wolf.

In scena Margherita Mannino che racconta la storia di Liliana Segre bambina, ora senatrice a vita e una degli ultimi testimoni di quell’orrore tremendo che sono stati i campi di sterminio, da cui riusci miracolosamente a salvarsi.

Uno spettacolo che è una grande lezione di umanità in un momento come questo di cui se ne sente molto il bisogno, emozionante , e in scena un’attrice che ha saputo dare al testo una forza incredibile.

Domenica 1 dicembre questo spettacolo da non perdere assolutamente, lo potrete vedere alle 18 al Teatro del Pane di Villorba, e prossimamente anche nelle scuole.

Con Francesco e Margherita abbiamo parlato pure dello spettacolo “Le Geografie di Comisso (cronaca di un viaggio letterario), che li vede insieme in scena per la regia di Giuseppe Emiliani. Una lettura scenica per raccontare in 6 tappe lo scrittore Giovanni Comisso, e dello spettacolo “Savana Padana”, che vede in scena Francesco insieme agli attori Riccardo Gamba, Pietro Quadrino e Davide Sportelli. Anche questo un bellissimo lavoro da vedere, molto fisico, ambientato nel nord est . Una storia di confini: quello tra i capannoni e i campi di mais, quello tra gli italiani e gli stranieri più o meno integrati, quello tra la ricchezza economica e la povertà culturale.

Sabato a Spazio Scenico avrò il piacere di intervistare l’attore Beppe Casales con cui parleremo di scuola pubblica, di Don Milani, della Finlandia, il tutto concentrato nel suo nuovo lavoro intitolato: Cara Professoressa. Spettacolo che andrà in scena domenica 24 novembre al Teatro del Pane di Villorba. Ma un accenno lo faremo pure ai suoi spettacoli precedenti come NaziEuropa che ha aperto la nuova stagione di Teatrino Zero di Spinea, e di Welcome che andrà in scena domenica 1 dicembre ai Carichi Sospesi di Padova. Vi aspettiamo all’ascolto alle 13.40 sui 92.7 mhz di Radio cooperativa e in streaming dal sito www.radiocooperativa.org




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Sabato 20 aprile a Spazio Scenico parleremo di diverse tematiche importanti, ricordando la Festa della Liberazione del 25 aprile, ricordandone il significato e il sacrificio di quei tanti giovani che capirono l’importanza di unirsi e di cambiare le cose per una società piu’ giusta, e sopratutto oggi che assistiamo ad un aumento di odio e violenza in Europa e in Italia, dove i diritti fondamentali vengono continuamente messi in discussione e doveroso festeggiare questo giorno.
Marta Cuscunà, attrice e autrice pluripremiata , che sentiremo in diretta telefonica ha raccontato nel suo percorso artistico le Resistenze femminili e ha dato voce attraverso le storie che ha portato a Teatro le contraddizioni che riguardano la figura femminile e una parità di genere che ancora non esiste
Parleremo del suo nuovo bellissimo spettacolo Il Canto della caduta, ispirato al mito di Fanes, che  
racconta di un regno pacifico guidato da donne regine, distrutto dall’inizio di un’epoca del dominio e della spada. Ma con Marta in occasione della vicinanza del 25 aprile, parleremo pure del suo primo lavoro (E’ Bello Vivere liberi), che l ha portata a vincere il Premio Scenario Ustica e l’ha fatta conoscere a livello nazionale e non solo. La storia di Ondina Peteani , prima stafetta partigiana italiana, deportata ad Auschwitz come prigioniera politica.
Nella seconda parte ascolteremo una registrazione inviataci dal regista e drammaturgo Marco Gnaccolini che ringraziamo di cuore per il prezioso contributo alla puntata e che verrà presentata il 25 aprile a Venezia.
I giorni del Fuorilegge, il titolo di questa lavoro teatrale, affidato alla voce dell’attore Marco Paladini, e tratto dai diaristici del capo partigiano Renzo Zambon, nonno di Marco , capo partigiano della Brigata “Martiri del Grappa”, parte costituente del “Battaglione Italia Libera” ai comandi di Masaccio. I brani che verranno presentati parlano del ritorno a casa a Venezia di un giovane tenente dell’esercito italiano scampato alla cattura tedesca in Friuli, e della condizione di vita della città lagunare sotto l’occupazione nazista; verranno poi a raccontarsi fatti emblematici realmente successi della lotta partigiana veneta come l’aiuto fornito dalla popolazione, la clandestinità, il rastrellamento del Grappa e la meravigliosa sensazione di libertà alla fine della guerra, attraverso gli occhi di un capo di una formazione apartitica di Resistenza, che più d’ogni cosa sognava la pace tra i popoli


VI ASPETTIAMO ALL’ASCOLTO!!

Sabato 1 dicembre avremo il piacere di intervistare in diretta telefonica due giovani artiste, l’attrice vicentina ELEONORA FONTANA, e la cantautrice bellunese (trevigiana d’adozione) ERICA BOSCHIERO, che a breve debutteranno con due importanti progetti.

ELEONORA FONTANA, diplomata presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile del Veneto diretta da Alberto Terrani, dove ha seguito master con attori di spicco a livello nazionale quali Orsini, Lojodice, Albertazzi. Precedentemente ha frequentato l’Accademia Veneta dello Spettacolo di Vicenza di Theama Teatro. Ha frequentato laboratori con Alessandro Gassman, Andrea Pennacchi; Thierry Parmentier e Laura Pulin per la teatro-danza. Attrice della compagnia professionista Teatro della Gran Guardia- ISD Teatro di Padova che da trent’anni gestisce la “Rassegna Nazionale del Teatro Ragazzi” in Italia, si occupa di formazione per bambini e adulti. Lavora non solo in teatro, ma anche al cinema e nella pubblicità (è nel cast degli attori anni ’80 della fiction Rai “Di padre in Figlia” con regia di Riccardo Milani, è la Co-protagonista in “Oscar”, lungometraggio per la regia di Dennis Dellai; è nel cast degli attori in “Venezia Impossibile” con regia William Carrer; è la Testimonial del Manifesto “Arte per l’Evoluzione” regia di Luigi Alberton). Crede nell’idea “Arte non come fine, ma come mezzo”: attualmente impegnata con lo spettacolo “Faceless-una lotta contro il bullismo”inserito nelle rassegne di Teatro Sociale con repliche a livello nazionale. L’ultima produzione a tematica sociale è “Mirrors: un racconto sulla dismorfofobia” regia di Andrea Pennacchi e Lorenzo Maragoni. Attrice protagonista dello spettacolo sulla Grande Guerra “Una calza a salire e una a scendere” sul vissuto delle portatrici carniche con Davide Peron cantautore. Sabato 1 dicembre debutterà allo spazio Kitchen di Vicenza, insieme all’attrice Sara Favero con lo spettacolo Madri, scritto da Raffaella Calgaro, adattamento , drammmaturgia e regia di Franca Pretto, aiuto regia Gianni Gastaldon

ERICA BOSCHIERO è una cantautrice veneta, molto conosciuta anche a livello nazionale,e che ascolto da alcuni anni, quando sentii per la prima volta una delle piu’ belle, a mio parere canzoni sul tema d’amore: PAPAVERO DI FERROVIA.

Una voce potente dal vivo, bravissima chitarrista e canzoni con testi impegnati, poetici, sull’attualità, sul suo rapporto con la natura e che vanno liberamente controcorrente rispetto alla banalità spesso proposta dall’industria musicale.

Diversi i premi e riconoscimenti finora nel suo percorso artistico, Premio D’Aponte 2008, Premio botteghe d’autore 2009, Premio delle corde libere 2013, del Premio Lunezia, Future stelle 2015, Premio Musicultura, e così pure le tantissime collaborazioni con nomi noti della musica italiana .

Dal 2017 è direttrice del coro dell’Università popolare di Treviso da cui è nato il lavoro : Principesse un corno, mentre nel 2018 è stata invitata ad Art for Amnesty International a suonare al museo d’arte di Praga, per l’iniziativa Welcome Refugees , e al summit mondiale dei difensori dei diritti umani a Parigi

Oltre a principesse un corno Erica lavora ad altri progetti importanti: Ballate di China, (concert de dessin sulle canzoni di Erica accompagnate dai disegni a china dal vivo del fumettista Paolo Cossi), E tornerem a Baita (spettacolo sulle antiche leggende sulle dolomiti con il fumettista Paolo Cossi e il fisarmonicista Sergio Marchesini ), Alberi che porterà in scena sabato 1 dicembre a Padova con l’attore Vasco Mirandola, Spaesati (lezione concerto sulle migrazioni con Sergio Marchesini e il sociologo Stefano Allievi) Il blues delle Alpi ( spettacolo musicale del collettivo cantautori Veneto, sui canti alpini della grande guerra riarragianti in chiave moderna)

Mercoledi 12 dicembre al Teatro comunale di Treviso ci sarà un concerto di Erica , e la presentazione del suo nuovo album

VI ASPETTIAMO ALL’ASCOLTO!!!

Sabato in studio con noi a Radio Cooperativa, ospite di Spazio Scenico ci sarà GIANLUIGI MEGGIORIN,, attore, clown, autore, cantautore, musicista pluristrumentista (chitarre, percussioni, hangdrum, bodypercussion), rumorista, cuoco.
Artisticamente nasce come chitarrista autodidatta e negli anni ’80 suona con diverse band prediligendo generi come jazz, fusion, folk, bossa nova e blues. Studia batteria, percussioni, violoncello e rumorismo.
Alla musica affianca un training teatrale che lo porta ad approfondire la figura del fool.
Studia a Bristol e si diploma in “The fool”, approfondisce la figura del matto, del buffone, dello jangleur e del clown frequentando le lezioni di Toni Kots all’Odin Theatret, Franki Anderson, Ted Kaiser, Maril Van Den Broke e Stefano Rossi. Approfondisce gli studi con elementi del circo, della giocoleria, della commedia dell’arte, del teatro danza, dello storytelling e della narrazione seguendo gli insegnamenti di Enrico Bonavera, Chiara Magri, Giuliana Musso, Cesar Brie, Marco Baliani, Paolo Migone, Remondi e Caporossi.
Dal 1990 si occupa di teatro comico con La Schinca, con cui propone “Si vede che era destino”, vincitore della prima edizione del premio “Sarchiapone” dedicato a Walter Chiari a Cervia. E “Faki Fachiro” che ha vinto l’edizione di “Pelago buskers ‘97” (regia di Stefano Rossi).
Ha lavorato al circo “Panero Spiccioli” di Zurigo per cui ha composto le musiche e giocato il clown nello spettacolo “Kran or not to be”.
Ha suonato nelle discoteche con un batterofono auto costruito, la jungle drum’n’bass con dj e tastierista (Igi+).
Ha creato con Valter Rado lo spettacolo comico “Febbre di Natale”, con il quale gira l’Europa.
Collabora con Giuliana Musso che lo coinvolge per scrivere e suonare dal vivo le musiche di “Sexmachine” (teatro civile) e a giocare il clown in “Tanti saluti” (teatro civile clownesco).
Lavora con “La Piccionaia-I Carrara” come attore comico con cui ha prodotto “L’Aggiusta orsetti” a fianco di Marco Artusi con la regia di Ketti Grunchi, “Sogno di una notte di mezza estate” (Grunchi-Presotto), “Ciranò e il suo invadente naso” (Grunchi-Van Den Broek) e “L’avaro in blues” (Grunchi-Artusi).
Suona e compone testi e musiche per il teatro e per il suo trio comico musicale Igicleb.
Di recente è stato in tournée con la “Bisbetica Domata” di Shakespeare a fianco di Nancy Brilli con la regia di Cristina Pezzoli nel ruolo di Grumio.
E con “Calendar Girls” nel ruolo di john Clark con Angela Finocchiaro e Laura Curino.
Attualmente lavora con Matàz Teatro, nell’adattamento di “Sogno di una notte di mezza estate” a cura di Andrea Pennacchi, con Marco Artusi,Evarossella Biolo e Beatrice Niero e precedentemente nella messa in scena di “Il Malloppo” di Vitaliano Trevisan a fianco di Marco Artusi, Francesca Botti, Matteo Cremon e Davide Dolores.
“Clownfunding “ di cui è autore e regista
Compone ed esegue musiche di scena per teatro e danza.
Tiene laboratori di Clown Etico come “Riciclown” in collaborazione con Legambiente e Coop Insieme

Sabato 3 novembre avremo il piacere di avere con noi in studio a Radio Cooperativa l’attrice e insegnante di Teatro MICHELA MOCCHIUTTI.

Inizia la sua formazione a Udine all’ Accademia civica d’Arte Drammatica Nico Pepe, per poi approfondire la sua formazione in diversi corsi e seminari tra cui al Théâtre du Mouvement di Parigi con ClaireHeggen, al Corso di perfezionamento per attori presso il Teatro Stabile del Veneto.

Inizia la sua carriera professionale nel 1993,recitando in svariati ruoli in spettacoli di Shakespeare, Cechov, Pasolini,Goldoni, Moliere, Gozzi, Boris Vian, George Tabori, G.B. Basile ed altri ancora, diretti da Ninni Bruschetta, Giuseppe Emiliani, Massimo Luconi,Franco Pero’, Egisto Marcucci, Luciano Pasini, Paolo Valerio, MauroAvogadro, Alberto Jona con la Compagnia I Fratellini, i Teatri Stabili di Venezia, Messina, Verona, Trieste e il TPE di Torino.

Ha lavorato in film, spot e programmi televisivi.

Dal 2004 al 2017 insegna all’Accademia Internazionale
dell’Arte di Arezzo, ed ha insegnato tecniche teatrali al Festival della Scienza di Genova, per la Regione Sardegna, per il Teatro Stabile di Verona, per il Teatro Metastasio di Prato ed il Teatro Ponchielli di Cremona.

Attualmente insegna tecnica delle maschere all’Accademia teatrale veneta e a alla Biennale di Venezia.

Tra i suoi ultimi progetti teatrali vi segnaliamo lo spettacolo MARZIA SU ROMA, scritto con Francesco Nicolini , prodotto dalla Regione Veneto e dal Teatro Fondamenta Nuove, a cura di Mauro Avogadro .( una shampista in parlamento che ha come obbiettivo quello di giustiziare il peggiore deputato), SOLA IN CASA (di Dino Buzzati), per la regia di Mauro Avogadro . Protagonista di questo intenso e surreale monologo a due voci, è Madama Iris, “cartomante e chiromante laureata” che nel grigiore di una sera di pioggia, terrorizzata da un misterioso maniaco serial killer, inizia un viaggio dalla solitudine al terrore, e di qui alla morte .

Altro importante lavoro che ha aperto la stagione del Teatro del Pane è : IL MISTERO DEL MISTERO MISTERIOSO. Cena teatrale, tra risate, gag, dove si cercherà di risolvere un giallo che coinvolgerà il pubblico presente, insieme a Ramiro Besa, Andrea Appi, Valentina Brusaferro, Mattia Coletti, Carlo Migotto per la regia di Mirko Artuso

VI ASPETTIAMO SABATO ALLE 13.40 SUI 92.7 E IN STREAMING DAL SITO WWW.RADIOCOOPERATIVA.ORG

Comb16102018100935La stagione teatrale 2018-2019 sta per partire nei Teatri, e sabato 20 ottobre parleremo di due importanti realtà teatrali venete, il teatro Filarmonico di Piove di Sacco , e il teatro Busan di Mogliano Veneto, che a breve partiranno con la nuova programmazione.
Avremo in diretta telefonica ILARIA MOLENA, presidente dell’ Associazione NUOVA SCENA. Associazione che gestisce per conto dell Amministrazione Comunale, il Teatro Filarmonico e il cinema Politeama di Piove di Sacco occupandosi non solo del coordinamento organizzativo e amministrativo ma anche della programmazione dei due spazi. Un Teatro stupendo costruito nel 1862, con un soffitto dipinto nel 1892 dal pittore chioggiotto Giuseppe Ponga, raffigurante Apollo, dio della musica e della poesia, e le muse Euterpe e Talia, accompagnati da putti recanti cartigli con i nomi dei compositori più famosi.
Nella seconda parte della puntata ascolteremo l’intervista realizzata con un grande regista veneto, che abbiamo avuto oltretutto il piacere di avere in studio. Stiamo parlando di GIUSEPPE EMILIANI, direttore artistico del cinema-teatro Busan di Mogliano Veneto.
:<<Il teatro è una grande forza civile perché è il luogo dove le persone si incontrano, perché è l’arte a 3D da sempre, perché toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto e lo fa divertendo, commuovendo, suscitando emozioni. Il Teatro Busan vuole continuare ad essere un teatro della Comunità: un teatro di tutti e per tutti.:>>
E con queste frasi bellissime con cui Giuseppe Emiliani presenta nel sito del teatro Busan la nuova stagione, vi invitiamo all’ascolto della puntata e a passare tante belle serate a Teatro.

Alle 13.40 sui 92.7 mhz e in streaming dal sito www.radiocooperativa.org